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  • Dr Federico Durello

Quanta Frutta e Verdura nelle adolescenti?


La recente ricerca pubblicata su Pediatrics condotta dal gruppo del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Boston, risulta molto importante per la prevenzione dei tumori femminili quali tumore al seno, all’endometrio e all’ovaio. E’ ormai ben noto che circa 1/3 dei tumori può essere evitato a tavola facendo scelte corrette, sane e consapevoli. Sono soprattutto gli alimenti di origine vegetale quali legumi, frutta, ortaggi, verdura, erbe aromatiche e spezie che debbono prendere il posto di prodotti di origine animale. Obiettivo della ricerca è stato valutare quanto l’introduzione di fibra alimentare nella dieta già dalla prima infanzia e dall’adolescenza possa essere di aiuto nella prevenzione della neoplasia più diffusa tra le donne: il tumore al seno. I ricercatori hanno analizzato i dati su 90.534 persone inserite nel Nurses Health Study II, un progetto di ricerca mirato a valutare l’effetto di diversi fattori che influenzano la salute delle donne. Sono state arruolate nel 1991 con un’età compresa tra 27 e 44 anni. È stato calcolato l’apporto di fibra vegetale, trascurando alcuni fattori quali l’etnia, i precedenti casi familiari di tumore al seno, l’indice di massa corporea, l’uso di alcol e l’età di comparsa del primo ciclo mestruale, perché considerati ininfluenti. Dall’analisi dei dati è emersa la riduzione di ammalarsi di cancro al seno pari al 12-19% nelle donne che consumavano cibi ricchi di fibra fin dall’età pediatrica. 30 grammi/die è la quantità oggi raccomandata ma sembra che l’aggiunta di soli 10g/die, che corrispondono ad 1 mela o 2 fette di pane integrale o mezza tazza di fagioli, permette di abbassare la probabilità di ammalarsi di tumore. Ciò che diamo da mangiare ai nostri figli già durante l’infanzia può influire in chiave preventiva sul tumore al seno. La vera novità dello studio risiede nell’aver scoperto che la prevenzione deve iniziare a partire dall’età adolescenziale. Via libera, dunque, al consumo di almeno trenta-quaranta grammi di fibra al giorno a partire dalle scuole. La base molecolare risiede nel fatto che la fibra alimentare contribuisce a ridurre i livelli di estrogeni circolanti nel sangue, ormoni coinvolti nei meccanismi di innesco dei tumori all’ovaie e del carcinoma dell’endometrio. Lo studio non porta evidenze a riguardo, ma gli esperti ipotizzano che lo stesso effetto possa tornare utile per prevenire diversi tumori tra cui quello del colon-retto. In questo caso l’effetto benefico potrebbe essere dovuto a una riduzione dei livelli di infiammazione.


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