La carne rossa fa male?
Gli studi che sono stati fatti sulla carne e che hanno dimostrato la cancerogenicità sono studi che prendevano in considerazione dei consumi molto elevati di carne.
Da “probabile cancerogeno” ad alimento alleato contro il cancro, la carne rossa è oggetto di una rivalutazione inaspettata, dovuta ad una recente ricerca dell’Università di Chicago, negli Stati Uniti, lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature ha illuminato un aspetto sorprendentemente positivo legato al consumo di carne rossa e latticini provenienti da animali ruminanti: l'importanza dell'acido trans vaccenico (TVA).
Questo particolare acido grasso, presente in modo naturale nei prodotti derivati da questi animali, ha mostrato un potenziale notevole nell'incrementare l'efficacia di alcuni trattamenti antitumorali e nel potenziare la capacità del nostro sistema immunitario di contrastare le cellule cancerogene e quelle infette da virus.
La rivelazione che l'acido trans vaccenico possa avere un ruolo così cruciale nella nostra salute apre nuove frontiere nella comprensione di come la dieta possa influenzare la prevenzione e il trattamento del cancro.
Il messaggio chiave da trarre da questo studio non è un via libera al consumo illimitato di carne rossa e latticini, ma piuttosto una chiamata a considerare la complessità e la varietà dei nutrienti presenti nei cibi che consumiamo, significa riconoscere che anche gli alimenti spesso etichettati come potenzialmente nocivi, se consumati in quantità moderate e come parte di una dieta variegata, possono offrire benefici insospettati.
A dispetto delle indicazioni fin qui date dall’Oms, che ha inserito la carne rossa nell’elenco delle sostanze in grado di favorire la comparsa del cancro, non solo la carne bovina ma anche quella ovina e i latticini vantano la presenza di Tva. Bisogna sempre tener presente la quantità di consumo degli alimenti, perché è la dose che fa il veleno, quindi falso mito che faccia male, impariamo piuttosto a mangiarla!!!