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  • Dr. Federico Durello

Uova - Latticini e colesterolo LDL


Dieta e colesterolo

Parleremo di Colesterolo e uova

Colesterolo e latticini

Colesterolo e uova: facciamo chiarezza

Le uova non sono particolarmente ricche di colesterolo: i livelli ematici di colesterolo Ldl sono legati all’ assunzione di acidi grassi saturi e grassi trans, provenienti da altri tipi di alimenti. Bisogna considerare però anche il contributo “diretto” del colesterolo contenuto nei cibi.

Il contributo delle uova non è trascurabile, facendo aumentare i livelli di colesterolo nel sangue in maniera lineare, almeno per introiti alti come si riscontra in una tipica dieta occidentale.

L'effetto dipende da una persona a un’altra, in larga misura per differenze nel tipo di dieta seguita e dai livelli di assorbimento intestinale di colesterolo, determinati geneticamente.

In vari studi si riscontra che le uova contengono sostanze che tendono a ridurre il colesterolo ematico.

In definitiva, quindi, pur con tutti i distinguo del caso, al momento sembra opportuno non escludere, ma limitare, l’apporto di uova.

Il consiglio del nutrizionista

In una dieta standard, da 2 a 5 uova alla settimana possono non far aumentare il livello di colesterolo.

Il quantitativo deve considerare anche l'uso di uova come ingrediente secondario (es: nella preparazione di dolci) e deve necessariamente essere adattato per ogni individuo con una dieta personalizzata.

Colesterolo e latticini

Il rapporto tra colesterolo e latticini è un argomento molto controverso: la difficoltà nel poter emettere un giudizio definitivo va ricercata soprattutto nella natura della maggior parte degli studi, di tipo osservazionale (di minor “valore” scientifico) e dalla scarsità di studi clinici non sponsorizzati. Gli studi clinici, poi, hanno valutato prodotti lattiero- caseari diversi tra loro, inseriti per giunta in stili alimentari diversi. Per questi motivi, non c’è un consenso generale nella valutazione degli studi pubblicati, anche se sembra esserci un legame tra alcuni prodotti caseari e l’aumento nella concentrazione plasmatica di colesterolo “cattivo” LDL.

Il consiglio del nutrizionista

In generale è opportuno limitare il consumo dei formaggi, soprattutto se stagionati, per l’elevata presenza di acidi grassi saturi e di sodio, pur essendo un gruppo di alimenti ricco di alcuni minerali, vitamine e proteine di elevata qualità.


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