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Dr. Federico Durello

Buccia o senza Buccia?


La mela senza buccia ?

Lavare e sbucciare la frutta è ormai una prassi quotidiana per chi vuole nutrirsi di uno dei frutti più mangiati e presenti sulla nostra tavola: la mela. Ma a noi..." i più belli del reame" ...togliere la buccia della mela ci fa assumere lo stesso tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno? Da uno studio pubblicato su Nature la risposta è: no. I ricercatori hanno estratto il contenuto di flavonoidi (anti-ossidanti, anti-aging) e vitamina C nelle mele senza buccia e lo hanno confrontato con quello delle mele con la buccia. Ebbene per 100 grammi di prodotto hanno riscontrato che mele con la buccia contenevano 290 mg di composti fenolici totali, 143 mg di flavonoidi e 6 di vitamina C. Le mele senza buccia invece contenevano un quantitativo inferiore di tutte e tre questi importanti nutrienti. In particolare 220 mg di composti fenolici, 98 di flavonoidi e 4 di vitamina C. Hanno anche misurato e confrontato la capacità antiossidante, cioè la capacità di proteggerci dall’ attacco di radicali liberi (effetto anti aging). È risultato che le mele senza buccia hanno il 55 % in meno della capacità antiossidante rispetto a quelle con la buccia. In altre parole, la buccia ci fornisce molte più sostanze in grado di aiutarci nel processo di dimagrimento e di contrastare il nostro invecchiamento cellulare (che ci può portare a sviluppare delle patologie quali ad esempio il cancro). Dato che siamo sull’argomento, vi voglio parlare di un problema o meglio di una bufala che riguarda la famosa cera con cui vengono rivestite quelle belle mele presenti nei supermercati, per farle assumere un colore brillante simile alla mela di Biancaneve. Questa cera viene utilizzata per proteggere molti tipi di prodotto dalla frutta ma anche alla verdura. La pratica del Fruit waxing (frutta cerata) non ha nulla di misterioso ed in Europa (dove lo si pratica di meno e su meno prodotti rispetto ad USA e Canada) ha regolamentazioni ben precise, per una volta ben più restrittive perfino rispetto alla FDA (Food and Drug Administration) americana. La principale ragione per cui si effettua la ceratura è per evitare la perdita d’acqua, per ritardarne la completa maturazione (quindi allungarne i tempi di vendita), avere maggiore resistenza agli insetti e infine per migliorarne l’aspetto. In questi tre casi la cera è totalmente naturale, brucia e si scioglie ma è cera senza composti strani all’interno. In altri casi alla cera vengono aggiunti dei funghicidi che servono a proteggere il frutto da alcuni parassiti della buccia che possono guastarne l’interno. Sia nel primo che nel secondo caso comunque i prodotti usati sono sotto stretta regolamentazione, che in Europa vieta l’uso di certe sostanze che invece vengono usate in US e Canada. In Europa, specie in Italia, la ceratura naturale si usa spesso su prodotti BIO della Grande Distribuzione, ma senza che questo comporti alcun rischio per la salute dei consumatori, anche a chi mangiasse frutta con la buccia. Se proprio volete evitare il rischio basta una lavata con acqua e bicarbonato per eliminare il problema. Ma abbiate bene a mente che in Europa per lo più il tipo di ceratura usato è naturale. Infine, le mele non sono cerate solo in maniera artificiale, ma anche la natura ci mette del suo, alcune tipologie di mele (e di altri frutti) emettono una sostanza che si chiama pruina che le aiuta a proteggersi dai raggi ultravioletti e dalla disidratazione ed è molto visibile per esempio sull’uva rossa. Anche questa è facilmente eliminabile con acqua e bicarbonato. Buccia! Buccia!


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