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  • Dr. Federico Durello

L'orologio nel piatto?


Quando e cosa mangiare? Cosa succede al nostro corpo quando riceve certi alimenti in momenti sbagliati della giornata? Ma sbagliati per chi? Per il ritmo metabolico di quel determinato momento, pomeriggio, notte o mattina. Occorre sì mangiar di tutto, ma scegliendo i momenti giusti nell’arco della giornata. Il controllo alimentare deve tenere in considerazione non solo quello che si mangia ma quando lo si mangia, in base alle variazioni del metabolismo del corpo nei vari momenti della giornata, regolate dal ritmo circadiano che sovrintende a molte delle funzioni vitali, a cominciare dal ciclo sonno-veglia. Per far funzionare al meglio il nostro corpo occorre seguire i suoi ritmi, come i cambiamenti metabolici e ormonali. Come va affrontata una giornata dal punto di vista alimentare? Come funziona il ritmo metabolico? La parte più importante della giornata è il mattino tra le 7 e le 9 e la notte, che non è un momento inutile della giornata, ma fondamentale per il metabolismo. Come dovrebbe essere composto uno schema alimentare tipo? Partendo dal presupposto che lo stesso alimento produce effetti diversi a seconda del momento in cui viene mangiato, la mattina tra le 7 e le 9 l’attività metabolica è al massimo e, in questo momento, tutto quello che mangiamo viene altamente digerito e metabolizzato. Ecco perché non bisogna mai saltare la colazione, che va consumata entro le 9 perché ormoni come l’insulina, che controlla il livello degli zuccheri e il cortisolo, che influisce sul ritmo pressorio, in questo momento raggiungono il loro picco. L’ideale sarebbe consumare una colazione che comprenda carboidrati, grassi e zuccheri, ottimi per dare energia perché in questo momento occorre ricaricare le batterie e tutto viene consumato più velocemente. A pranzo? Verso metà giornata, ovvero tra le 12 e le 13, si innalzano gli ormoni tiroidei che accelerano il metabolismo e impediscono ai grassi di accumularsi. In questo lasso di tempo, ovvero durante il pranzo, abbiamo necessità di carboidrati come pasta, riso, pane, patate da abbinare alle verdure o ai legumi, perché la tiroide per funzionare ha bisogno di energia. E la sera? Al di là delle abitudini personali (non si mangia o si mangia poco), la cena andrebbe consumata tra le 19 e le 20 e sempre entro le 22, quando si registra un aumento dell’ormone della crescita e della somatostatina che stimolano la formazione del tessuto muscolare e in generale la rigenerazione dei tessuti, dunque favoriscono l’aumento della massa magra. Questo è allora il momento giusto in cui mangiare proteine, come la carne, il pesce o i legumi ad alto valore proteico e limitare i carboidrati, perché l’insulina è rallentata dunque gli zuccheri vengono assimilati più facilmente. Ma se non si riesce a seguire lo schema alimentare? Si possono introdurre delle variazioni, ma piccole. Si può spostare di poco il pranzo o la cena, cii si può concedere qualche strappo nel regime, che va bilanciato o nel pasto seguente o il giorno dopo


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